Manca poco
perché la nuova avventura dell'associazione Speleo Valtrompia abbia inizio: a
fine Aprile cinque avventurieri si recheranno in Transilvania per esplorare
grotte e cunicoli ancora pressoché inviolati dall'uomo.
Una spedizione verso i Carpazi Orientali e i
Monti Rodnei, nella leggendaria Transilvania, terra di vampiri e di storie,
feudo del Conte Dracula e di racconti dell'orrore. Ma non solo. Terra anche di
smisurate Grotte ancora inesplorate, il paradiso degli speleologi, il sogno
degli appassionati, che sta per realizzarsi per cinque membri di Speleo
Valtrompia, il gruppo Inzinese. Sorto dal Gruppo
Grotte Inzino, il sodalizio si è da qualche tempo spostato dalla sede di Cesovo
alla casa delle associazioni di via Monte Guglielmo, tornando a casa, nella
frazione Gardonese, dove proprio in questi giorni sono ospiti anche Speleologi
giunti dalla Romania, per un corso intensivo sulla sicurezza durante l'attività
speleologica. A questi stessi graditi ospiti, però, verrà chiesto di ricambiare
il favore tra non molto: alla fine del mese di Aprile, cinque coraggiosi
triumplini voleranno in Transilvania, dove già erano stati nel 2010 e
successivamente nel 2013 con risultati eccezionali, per continuare
l'esplorazione di un territorio vergine, ricco di sorprese, di fossili, di
storia. Già in epoca romana l'area veniva sfruttata per le potenzialità in
termini di giacimenti d'oro e d’argento, mentre per i ragazzi guidati da
Giorgio Bertone per ora è già una grande notizia l'aver trovato “l'oro blu”:
l'acqua, di un torrente sotterraneo che scorre copiosa, per quanto hanno potuto
vedere.
Il primo viaggio nella terra di Dracula,
bruscamente interrotto proprio per la mancanza di attrezzature che
permettessero di lavorare in sicurezza, era stato già sufficiente a comprendere
che le grotte appena intraviste promettono di espandersi per chilometri e
chilometri (per ora sono 6,5 e 170 m di dislivello) e l’adrenalina in vista
nel viaggio si accumula e aumenta. Importanti novita' esplorative anche in territorio bresciano, i lavori interrotti e poi ripresi 2 mesi fa' con un nuovo Regista per la realizzazione del Documentario sulla Storia della Speleologia Bresciana e nuovi corsi personalizzati di introduzione alla Speleologia che gia' 4 ragazzi e 2 ragazze hanno avuto modo di conoscere nelle scorse settimane. L’attesa sta per terminare, la passione e la
voglia sono alle stelle e anche se non manca la paura, specie quella dei lupi,
assidui frequentatori della zona, il desiderio vince e il richiamo della terra,
vista da dentro, da una prospettiva unica, è il canto delle sirene: non si può
che cedervi, ascoltarlo e restarne avvinti.