sabato 22 settembre 2012

Gli Speleologi sfidano la profezia




Altro che fine del mondo. Il pragmatismo valtrumplino sfiderà la profezia dei Maya, che sentenziarono, per il 21 dicembre prossimo appunto la conclusione del nostro tempo.
Il gruppo marchenese Speleo Valtrompia organizzerà infatti per quella fatidica notte un appuntamento nelle viscere della terra dall'inequivocabile titolo «Maya & Bef»: alla faccia dei profeti di sventura.
Una realtà, quella dell'Associazione marchenese Speleo Valtrompia, attiva sul territorio dal 1991, dopo che aveva raccolto l'eredità del Gruppo Grotte Inzino, nato, a sua volta, alla fine degli anni Settanta. Molte le attività che vedranno i circa 20 membri del gruppo coinvolti nei prossimi mesi, sotto la guida del presidente Giorgio Bertone. Oltre ad offrire corsi di introduzione alla speleologia di primo livello, con l'appoggio e l'omologazione della Società Speleologica Italiana, l'ente è da poco aggregato anche alla Federazione Speleologica Lombarda, con la quale, da qui a dicembre, sarà impegnato in un progetto di catalogazione delle numerose grotte del territorio, primo dei tanti impegni sull'agenda.
Parallelamente, è in corso di definizione un'altra proposta che vedrà la collaborazione dell'associazione con le diverse miniere triumpline per la creazione di percorsi di 5-6 ore aperti al pubblico ma leggermente più tecnici dei normali itinerari turistici, in quanto dovrebbero prevedere anche momenti di raccolta di campioni minerari per lo studio. La novità in assoluto più interessante, però, riguarda una proposta che coinvolgerà anche la Comunità Montana e l'Amministrazione di Gardone: da qualche tempo, infatti, le gallerie antiaeree che si trovano lungo il Mella tra la zona Cornelle e la zona Arsenale sono state date in gestione a Speleo Valtrompia.
«L'idea - racconta Giorgio Bertone - è quella di sfruttare queste tre gallerie comunicanti per creare un percorso turistico didattico, adatto anche ai meno esperti, vista anche la natura pianeggiante dei tunnel che hanno uno sviluppo di circa 800 metri». Ma non finisce qui, tornando appunto alla profezia dei Maya il gruppo ha deciso di passare la notte del 21 dicembre prossimo sotto terra, a Polaveno, nella grotta «95LO», detta Prefont de pònta de l'ort, a 200 metri di profondità, per sfuggire ... alla fine del mondo: «Maya & Bef». Dopo l'ingresso nella grotta, che si sviluppa per tre chilometri e mezzo tra Polaveno e Sulzano, in località Colmi, i membri di Speleo Valtrompia monteranno un campo interno con qualche tenda e vi resteranno fino alle prime ore del 22 dicembre, quando, uscendo, potranno «scoprire» se, effettivamente, l'Apocalisse abbia colpito o meno il nostro pianeta.
«Quando usciremo, se i Maya avranno sbagliato pensiamo di festeggiare con la cena sociale annuale del gruppo, altrimenti, chissà, potremmo vivere nelle viscere della Terra». Noi ci permettiamo di prenotare fin da ora un posto a cena.
Greta Rambaldini (Giornale di Brescia)

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